Il lavoro alla base di questo progetto era iniziato già lo scorso anno, ma era stato interrotto dalla pandemia. Quest’anno – un po’ “a singhiozzo”, a causa della didattica a distanza – il progetto è stato meglio delineato, terminato e presentato in forma di video.
Tutto nasce dalla constatazione che il calcolo mnemonico sia spesso accantonato e sostituito da carta e penna, perché apparentemente difficile; spesso gli alunni non ricorrono alle proprietà delle operazioni, se non come mero esercizio di memorizzazione della procedura, mai come strumento indispensabile per velocizzare il calcolo. Da qui è nata l’idea di inventare un gioco da tavolo in cui il protagonista principale fosse proprio il calcolo mnemonico e i giocatori si confrontassero su questo.
Il primo passo è stato pensare come accostare un gioco divertente al calcolo aritmetico. La soluzione a cui sono giunti gli studenti è stata quella di gareggiare su un percorso numerato: inizialmente per il tabellone da gioco avevano pensato all’immagine di un blister per pillole, per richiamare uno scherzo della professoressa di matematica che spesso, per alleggerire la tensione, chiede loro se hanno preso la loro pillola di “mirinvengo”. In realtà in fase di progettazione la forma del tabellone è stata cambiata: alcune studentesse avevano imparato a costruire la spirale aurea con Geogebra, e così hanno deciso di utilizzarla come base per il gioco.
Sul tabellone a spirale aurea non potevano mancare alcuni dei numeri della serie di Fibonacci, che rappresentassero caselle speciali con difficoltà e penalità diverse dalle altre caselle. Il percorso si fa a ritroso dalla casella 55 alla 0, per due ragioni: la prima è che i numeri della serie di Fibonacci sono più ravvicinati in prossimità dello 0 (e dunque risulta più difficile vincere). La seconda è che per spostarsi, così, si dovranno fare le sottrazioni anziché le addizioni.