Scuola Primaria di Larciano

Adotta un Albero

Scuola

Scuola Primaria di Larciano
Istituto Comprensivo “Ferrucci” (Larciano)

Classe

5B, 5C

Docenti

Denise Manfredini

Video in concorso
nella sezione

Argomenti

Cosa fare durante un anno pieno di avversità e difficoltà per gli alunni di quinta? La risposta è arrivata come una richiesta da parte dei bambini stessi: come trovare una strada percorribile per vivere in modo sostenibile e contrastare il cambiamento climatico e altre sfide ambientali?
Durante le ore di educazione civica, insieme agli insegnanti, hanno discusso e approfondito i temi ambientali e il rapporto col territorio: un territorio ricco di verde, che forse rischia di renderci insensibili al richiamo del regno vegetale, quasi che alberi e piante – essendo lì da molto prima di noi – fossero un fenomeno immutabile, da poter dare per scontato.
Grazie ai libri e ai discorsi del prof. Mancuso e di altri scienziati botanici dell’Università di Firenze, i bambini hanno iniziato a conoscere gli alberi a partire dalla forma delle loro foglie e della corteccia, i fiori e i frutti; hanno coinvolto le famiglie nella semina e nella cura di qualsiasi specie verde.
Un percorso multidisciplinare e trasversale, che ha permesso alla classe di rispondere alla domanda: “Perché sono importanti gli alberi?”. Perché la loro presenza contrasta il riscaldamento globale e aiuta a combattere le isole di calore; perché assorbono l’anidride carbonica e producono ossigeno; perché migliorano la qualità della vita nelle città, e sopravvivono milioni di anni perché sono molto brave a cooperare tra loro… Gli alberi in un bosco si comportano come una famiglia: gli esemplari adulti aiutano i più piccoli a crescere sani e forti.
Il videoclip realizzato dai bambini utilizza la tecnica dello stop motion e vuole lanciare un messaggio di speranza: possiamo salvare il nostro pianeta instaurando un nuovo rapporto con la Natura, una nuova alleanza che passa dal rispetto per tutte le forme di vita e che si fonda sull’aiuto reciproco tra tutti gli esseri viventi. Un messaggio che – si augurano gli alunni – viaggerà come un seme che volteggia nell’aria fino a posarsi e mettere radici nel terreno e nella testa delle persone, come è successo nei loro cuori.