L’idea del progetto è nata dalla curiosità di una parte della classe nei confronti del personaggio di Pitagora, della sua storia e del suo rapporto con il tema dell’alimentazione: argomenti che si collegano perfettamente ai percorsi di matematica e di scienze – con lo studio del corpo umano – di seconda media. Al contempo, un’altra parte della classe si è domandata dove, in un periodo così difficile per l’umanità, gli uomini potrebbero ricostruire un’esistenza se la Terra non dovesse essere più vivibile. E quindi perché non conciliare queste due idee?
Si è pensato di far affrontare al personaggio Pitagora un viaggio alla scoperta di nuovi pianeti, in una fantasiosa base spaziale con tutti i comfort per il benessere del corpo umano e per le soddisfazioni di un matematico.
I ragazzi sono stati quindi chiamati a studiare la vita di Pitagora, approfondendone le abitudini alimentari – Pitagora era vegetariano! – e le idee matematiche, a ricercare le caratteristiche di alcuni pianeti da loro scelti e le difficoltà dell’adattamento dell’organismo umano in luoghi privi di ossigeno e ricchi di gas tossici. Infine, hanno progettato una base spaziale con vari materiali, sempre supportati dallo studio delle scienze e della matematica, della progettazione tecnologica e della creazione artistica.