“The dark lady of DNA” è il soprannome attribuito a Rosalind Franklin, la scienziata che ha contribuito in modo determinante alla scoperta della struttura del DNA, ma che – a differenza dei noti “colleghi” James Watson e Francis Crick, insigniti del Premio Nobel nel 1953 proprio per quella scoperta – non ha mai ricevuto alcun riconoscimento.
Lo scopo del lavoro è stato quello di mettere in scena un cortometraggio che desse il giusto spazio a una donna che, come molte altre nel campo della scienza, ha sacrificato la sua vita per essa – è morta di cancro alle ovaie proprio a causa dei raggi X utilizzati per lo studio del DNA – senza aver però avuto il giusto spazio.
Pretesto, questo, per affrontare il tema ancora purtroppo attuale della discriminazione nei confronti delle donne, non solo nella scienza. I ragazzi della 3B hanno curato la sceneggiatura, i dialoghi, i costumi, la scelta delle musiche. I disegni presenti nel filmato sono opera di un’alunna; le riprese sono state effettuate interamente dai ragazzi, così come il montaggio del video.
L’insegnante ha fornito solo tempo, strumenti, spazi e qualche consiglio, con cui gli studenti hanno potuto esprimere le loro capacità. Nelle parole dell’amica di Rosalind, il messaggio dei ragazzi a tutte le loro coetanee che si trovano nella condizione di dover studiare e lavorare in un ambiente che non le accetta: “… il mio consiglio è di dimostrare quanto sei intelligente: fai del tuo meglio e dedicati con passione a ciò che ti piace. Il mondo questo lo vedrà!”. Il primo passo per combattere i pregiudizi e gli stereotipi è accorgersi della loro esistenza.